A Ferragosto, esattamente un anno fa, avevamo il volo di ritorno dalla Sicilia. Ci pensavo ora riguardando tutte le foto scattate durante i nostri giorni all’avventura su un camper, in sei, tutto attorno all’isola. Un’isola meravigliosa, una terra che mi è rimasta nel cuore, per tutta la bellezza che può mostrare e per quella che invece nasconde agli occhi di chi, come me, non la può conoscere realmente. E riguardando tutte quelle fotografie, sia mie che di altri amici che erano con me, sorridendo al pensare che scomparivo sempre perché mi attardavo a cercare uno scorcio o ammirare quei piccoli particolari di cui vorrei fare sempre tesoro perché chissà quanti altri me ne sfuggono, ho ascoltato ancora una volta questa canzone, quella che alla mattina mettevamo sempre per prima nel lettore cd del camper, mentre si preparava colazione. Ho ripensato spesso a questa canzone, a volte parte nella mia testa senza che nessuno prema il tasto “play”, sia che mi trovi di notte su una nave in mezzo al Mediterraneo, o che stia imbracciando la bicicletta la mattina per andare al lavoro sfidando il vento. E d’improvviso, sento riaccendersi per un attimo il calore di quella terra, il fascino della sua storia nobile e millenaria, i sapori e gli odori, la gente, il mare cristallino e quel sole che, come dice un mio amico qui in Olanda, ti fa sentire le ossa evaporare di tutta quell’umidità accumulata quassù. Un anno fa stavo per prendere un aereo verso casa, questa sera attendo un altro aereo, che nel giro di un paio d’ore porterà la mia famiglia qui, per qualche giorno, confidando nel tempo, ovviamente, che se proprio non da Ferragosto, eviti di essere almeno autunnale… Oltre l’arcobaleno… ma non sono solo tinte vivaci e brillanti, perché scrutando le stelle scendere dal cielo ed osservando ammaliato i fuochi di Ferragosto riflettersi sull’acqua, mentre lo sbuffo burbero dell’Etna appena si scorge nella notte, c’era anche un filo di malinconia e la sensazione di essere invisibile, troppo spesso. Ascolto ancora una volta questa melodia, e come sempre differenti sentimenti si scontrano e si amalgamano, tra ricordi e sensazioni. Oltre l’arcobaleno…
Somewhere over the rainbow Way up high And the dreams that you dreamed of Once in a lullaby Somewhere over the rainbow Blue birds fly And the dreams that you dreamed of Dreams really do come true Someday I’ll wish upon a star Wake up where the clouds are far behind me Where trouble melts like lemon drops High above the chimney tops is where you’ll find me Somewhere over the rainbow bluebirds fly And the dreams that you dare to, oh why, oh why can’t I? Well I see trees of green and Red roses too, I’ll watch then bloom for me and you And I think to myself What a wonderful world Well I see skies of blue and I see clouds of white And the brightness of day I like the dark and I think to myself What a wonderful world The colours of the rainbow so pretty in the sky Are also on the faces of people passing by I see friends shaking hands Saying, “How do you do?” They’re really saying, I…I love you I hear babies cry and I watch them grow, They’ll learn much more than We’ll know And I think to myself What a wonderful world Someday I’ll wish upon a star, Wake up where the clouds are far behind me Where trouble melts like ;emon drops High above the chimney tops is where you’ll find me Somewhere over the rainbow way up high And the dreams that you dare to, oh why, oh why can’t I?
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