top of page
Immagine del redattoreoytis

Il Muro


 

E' passato tanto tempo, anche se é come se non lo sentissi. E mi ritrovo dinanzi a questo muro, un ultimo frammento di quella linea che allora tracciava sulla mappa una ferita grondante di sangue. A parte i dipinti più conosciuti, non so dire se gli altri siano cambiati. I colori sono vivi e freschi. Possibile che ogni tela di storia si copra, strato su strato, come dipinti. Non lo so, ma basta voltare le spalle ed osservare quanto sia difficile immaginare che questo sia il cuore di Berlino Est, quello che fu, in un passato non troppo lontano. Eppure mi accorgo che dovevo ritrovarmi qui, fisicamente, dinanzi a queste pareti grigie ed ora coperte di colori sgargianti, all'apparenza insignificanti in altezza e spessore, per sentire nuovamente tutta la portata di ciò che fu e soprattutto di ciò che ancora può rappresentare un muro. Magari attraverso un'immagine che é un'esplosione di colori, od un'altra che é un pugno nello stomaco. Perché tutto cambia, si evolve, ma può anche rimanere tremendamente attuale, sia esso un mare, un confine violato, una valle di olivi o una barra perennemente sollevata ad un valico di montagna. Ognuno di questi luoghi, che potrebbere essere ovunque, in un momento presente o passato, si é forse tramutato in una tomba inumana e silenziosa. Ecco me, allora, nuovamente di fronte a questo muro, silenzioso sul far di un tramonto di inizio estate, che giunge incredibilmente tardi nel giorno per non essere chiamato sera. Per non sollevare evocazioni drammatiche tra le pieghe della storia, che sia di oggi o di ieri.



0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Postdam

Comments


bottom of page