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Immagine del redattoreoytis

Roma, la notte di capodanno


 



Scendiamo da Piazza del Popolo verso Piazza di Spagna, e la gente che inonda le strade come fosse un giorno normale, un giorno normale a Roma, assaltata di visitatori e colma di vita. I negozi al lavoro normale, i locali in subbuglio normale, è una bella giornata, come del resto sempre in questi giorni, che non diresti che sia inverno, o forse sono io così abituato ad un altro tipo di inverno che anche l'aria mite sembra una cosa normale. Si cammina zigzagando sulla cartina, e ci si trova all'improvviso fuori dal mondo nei girdini di Villa Borghese, dove sembra aprirsi un mondo a sè, complice il deserto silenzio invernale del parco. Scendiamo ancora ed arriviamo al Pantheon, stracolmo di gente e poche ore a mezzanotte, i negozi di suovenir aperti incuranti, i banchetti in Piazza Navona come una sera qualsiasi. Solo fermarsi a mangiare non è tanto semplice... e poi ancora seguendo la cartina attraverso Campo dei Fiori e le stradine del ghetto in direzione del Campidoglio ed i Fori Imperiali, quando ecco che improvvisamente passare non è più tanto semplice, la festa monta e con dispiacere la musica risuona sì, ma un po' lontana. Ci arrampiachiamo lungo il belvedere prospicente i Fori, il Colosseo a chiudere la scena e l'Arco di Costantino al centro. Mentre sotto ed intorno è un brulicare di luci in movimento, qualche botto anticipato ed una bottiglia di spumante in mano, non manca poi tanto perchè si accendano i fuochi, su questo palcoscenico millenario e per qualche momento, semplicemente, non si pensi a niente e a tutto allo stesso tempo.




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