top of page
Immagine del redattoreoytis

Ritorno a Colonia


 



Colonia… Esco dalla stazione, nel cuore della città… di fronte a me imponente si erge il duomo, con le sue guglie, le arcate gotiche e gli archi rampanti… la stazione è una spina di modernità conficcata nel fianco di questa costruzione imponente… o forse, sarebbe meglio dire il contrario, per una città rasa al suolo durante l’ultima guerra… I colori della facciata cambiano al passare delle ore, come in un quadro di Monet… il bianco violato dalle polveri nel pomeriggio lascia posto al giallo riflesso della luce del sole al tramonto ed al bianco scintillante della sera, fino al grigio palpabile della nebbia mattutina… Attraverso le arcate e le raffigurazioni di santi del portale, ritrovo il percorso di un paio di anni fa… ritrovo le domande, la ricerca di risposte che non sono riuscito ad ottenere da me stesso, la mia inquietudine… Eravamo in gruppo allora, dopo aver a lungo camminato… ora giungo qui di passaggio, da solo… è sempre strano tornare in luoghi già visti, già vissuti… attraversare le stesse porte, percorrere le stesse strade in situazioni completamente diverse… L’interno è maestoso, a tratti opprimente nella sua imponenza… in fondo oltre l’altare l’Arca con le spoglie dei Magi…

Esco al sole del pomeriggio, la gente percorre le vie del centro fermandosi ad osservare artisti di strada… pittori, saltimbanchi, musicisti… un ragazzo vestito di smoking suona un pianoforte a coda… mi domando come ce lo abbia portato fin qui… un altro vestito da irlandese pizzica le corde di un’arpa celtica… Il Reno scorre lentamente ed accompagna i miei passi… la sera con la macchina fotografica sperimentando foto notturne alla luce della luna piena… scopro di non essere l’unico a girovagare col treppiede, non mi sento solo… la città offre il meglio di sé in questo momento… anche i ponti sul largo fiume, banali e ripetitivi, acquistano un loro fascino… e girovago costeggiando il fiume, incrociando persone e sguardi… Nelle taverne, gente di ogni età si mescola e beve la birra del luogo... a sottofondo la musica suonata da due pupazzi meccanici… è strano, ma non è la stessa atmosfera respirata in altri posti. Mi riverso fuori e mi ritrovo a fiancheggiare il Reno, mentre l’occhio non può fuggire dall’imponenza della cattedrale che domina la vista da ogni punto…

E’ mattina… salgo le scale a chiocciola della torre del duomo… una spirale infinita che mi porta a oltre cento metri d’altezza… le guglie viste da qui fanno un’altra impressione, le aperture decorate, osservate in controluce creano nuovi motivi, disegnano nuove inquietanti figure, mentre le campane, inondate dal sole vibrano nell’aria a richiamare la sacralità della domenica… Scendo… rivivo ancora una volta i passi percorsi attorno all’altare… le vie e le costruzioni, tutte convergenti in questo punto, le acque del fiume che mollemente seguono la loro via… e mi ritrovo in treno, un ultimo sguardo, dal ponte della ferrovia, è tutto è di nuovo solo un ricordo…





3 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Postdam

Il Muro

コメント


bottom of page