Oggi é la festa della regina, e come ogni volta c'é un solo colore che domina per le strade che diventano un fiume di gente. Ho scritto altre volte di questo giorno, delle bacarelle, della celebrazione collettiva che si svolge a suon di boccali di birra. Per la prima volta che mi capita di essere qui questo giorno, non sono andato verso nord, ad Amsterdam, ma sono rimasto a sud, scoprendo che mancheranno pure i canali ma la festa e l'affollamento é simile. Per la prima volta ho portato con me la macchina fotografica e non é stato semplice, a partire dalla birra che ci é caduta sopra, e perché le persone sono un soggetto fotografico straordinario ma che richiede anche una capacità che non ho. Posso solo osservare, a volte anche ammirare, anche io con la mia maglietta arancione che ha una storia pure lei ed il mio desiderio di raccontare qualcosa, con le strade che sono ogni passo percorso, anche quando é impossibile muoversi e che ad un certo punto sono un disastro da includere nella storia.
Ma al di là di questo c'é un'altro episodio che volevo annotare su queste righe virtuali. Oggi nella calca tra quelli che rischiavano di perderesi maggiormente c'ero io, che come se non bastassero le mie fermate improvvise ognuno vede la macchina fotografica e, sia ironia sia l'ebbrezza, vuole entrare nelle foto. Ad un certo punto mi sono perso davvero e per qualche minuto ho vagato spaesato con gli occhi, prima ancora che i passi, tanto erano limitati. I due amici che erano con me, in quel momento, li ho ritrovati, quasi per caso, ed ho visto che erano mano nella mano. Due amici da una terra lontana, con una cultura che entra prepotentemente nella vita e l'orologio sociale che corre molto più velocemente dell'orologio biologico, lei promessa non ho capito come e perché e lui tranquillo in attesa che altri decidano. Non c'era niente, credo, in quella stretta di mano che non fosse altro che la preoccupazione di non perdersi, eppure per come l'ho osservato era un gesto di grande tenerezza, probabilmente per l'affetto e la disarmante naturalità che raccontavano una piccola attenzione, e riscaldavano dentro...
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