13 Febbraio 2010
So che forse non ha molto senso di parlare di carnevale ad un mese di Natale, ma ci sono molti post vuoti, e qualcuno ogni tanto vorrei riscriverlo.
Magari del cielo sereno, forse ancora un po' di più per via dell'alito gelido di quell'aria d'inverno ancora presente, ma nemmeno troppo, perché il sole si riflette sull'acqua e riscalda il cuore. Lungo le calli, tra maschere sospese e bancarelle antiche che vendono spezie d'oriente, fino a raggiungere piazza San Marco, all'ombra della quale improvviso sale il tumulto e la folla, in un tripudio di colori e volti nascosti si allarga e lascia spazio a piccoli cortei itineranti.
Così, scorrendo le foto, forse non é nemmeno un caso che per una volta appaiano dei volti, fusi in una maschera. Ho molti ricordi legati a questa città, così vicina alla mia, così unica per tante note, per tante volte, guardando questa immaginepensavo ad una melodia... non che le note incalzanti di Vivaldi manchino, ad ogni angolo di Venezia, specie nei giorni di carnevale... non che questo mio ricordo non meriti gli attacchi più gioiosi, anzi... ma l'eleganza di uno sguardo e la tenerezza di una data e la dolcezza di un momento...
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