Maggio 2010
Infinite sono le leggende praghesi. Chiedi a due guide e ti racconteranno storie differenti. Storie i cui personaggi, al calare della luce, si librano nell'aria, come sfuggenti da calderone in ebollizione nella notte del sabba ed invadono i vicoli della città vecchia, confondendo le proprie ombre tra i profili gotici e le architetture medievali. La magia sta qui, nel fascino di antico che letteralmente traspira da ogni angolo, da ogni insegna, architettura, antica locanda e sontuoso negozio di oggetti preziosi. Una magia che si moltiplica la sera, quando le illuminazioni artificiali rendono ancora più inaccessibile il castello posto di fronte alla Moldava e le statue imponenti del Ponte Carlo nel buio si stagliano ad indicare il guado del fiume. Quando l'orologio astronomico rintocca l'ora intera e sul fondo ciottolato lavato dalla pioggia si riflette la luce dorata dei lampioni. Quando è silenzio, e circondato dai pinnacoli delle guglie immagini attraversare la piazza una carrozza lanciata al galoppo o la figure misteriosa di un uomo avvolto nel mantello, mantre lontana giunge dalle taverne luce fioca e vociare sussurrato.
Sembra di attraversare un eterno passato, nelle tradizioni, in ogni vicolo, in ogni pietra. Anche il passato più recente. Perchè il passato, per quanto eterno, può essere dinamico Lo scorgi tra le pietre tombali di uno dei cimiteri ebraici più intrisi di storia, e avverti quale triste epilogo, nella non lontana Terezin sia stato consumato. Lo scorgi appena uscendo dal centro dorato e smaltato del fascino medievale, quando la numerazione che contraddistingue i differenti quartieri, sale a 5 o 6 o 7... allora i grigi resti del comunismo dominano la scena, che assume toni tetri senza che vi siano leggende, tocchi con mano la storia, consumatasi nella vastità di Piazza Venceslao, le senti nel tremore delle parole di quelle persone che, magari indirettamente, raccontano l'invasione del '68.
E sulla cima del Vysehrad, il colle su cui sorgeva la prima fortezza regale di Praga, mentre osservi castello e città vecchia fronteggiarsi sulla Moldava, immagini la storia svilupparsi come una pellicola, e ti sembra di udire, trasportato dal vento, l'orgoglio commovente di questa città e della sua nazione.
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