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Immagine del redattoreoytis

La scogliera deserta


 


12 maggio 2008


Cammino attraverso blocchi di roccia, sul letto di un torrente, zigzagando tra le pareti che guidano il vento dal mare... Sono a pochi chilometri da dove mi trovavo ieri, eppure il paesaggio mi appare così diverso... arido e impervio, a tratti insicuro, sotto il sole già veemente... poi, all'improvviso, il mare, brillante sotto i raggi del sole, ed una spiaggia deserta, solo per me... non c'è nessuno, a Karoumes, mi sembra davvero di essere giunto in capo al mondo! L'acqua fredda mi risveglia, quasi mi trafigge quando vi immergo la mano; e a me appare ancora più limpida... Mi siedo ad osservare, linea indefinita all'orizzonte, tra cielo e mare, come sempre in questi giorni... immagino la Turchia, oltre quella linea invisibile, le sue coste, le sue meraviglie, quasi mi pare di vederla in lontananza, come un'ombra sfumata nel cielo... immaginazione, sicuramente... voglio godere il sole, respirare a pieni polmoni, ascoltare il canto ripetitivo di questo mare, che lascerò alle mie spalle tra qualche ora... Scrivo un nume sulla sabbia, senza pensare... e mi accorgo che non è un gesto nuovo, che mi sembra di rivedere la stessa scena in un altro tempo, su un'altra sabbia... Un'onda un po' più lunga delle altre vi passa sopra, lo cancella quasi a portarlo via con sè... un pensiero triste, un lampo di malinconia, perchè qualcosa non va... Scorre il tempo, malgrado si sia fermo dentro di me, nei miei occhi, di fronte a questi colori, è ora di andare... Mi incammino verso la gola da cui sono arrivato, ora il percorso non mi sembra così accidentato... ma non riesco ad evitare di girarmi una volta a guardare questa spiaggia... e un'altra volta, e un'altra ancora, perchè i miei passi hanno il sapore dell'addio, ed io son fatto così... lasciare un posto mi immalinconisce sempre, ed in questi alberi, in questi cespugli, in questa spiaggia c'è tutta la bellezza che ho vissuto in questi giorni...


...tramonta su porto di Heraklio... il sole si perde dietro il forte veneziano e con gli ultimi riflessi – i più belli – colora le mura del porto e le abitazioni sparpagliate sulla collina, si riflette sul ponte della nave che mi porterà ad Atene... Atene, quasi rabbrividisco!! Osservo il viavai sulla banchina e su, più lontano... sembra passato tantissimo da dieci giorni fa, me lo sento addosso; e quasi mi pare di rivedermi mentre scendo la strada principale deserta, la mattina presto, con la valigia al seguito, spaesato e stanco morto per un viaggio aereo bloccato da uno sciopero... davvero, tra quell'immagine ed ora sembra essere passato chissà quanto... effetto della gente, dei luoghi, della capacità di adeguarsi e fare esperienza di cui siamo capaci, non lo so... Fischia la nave, si sciolgono gli ormeggi, la gente saluta mentre cala la sera... ebbene sì, oggi è il mio compleanno ed io mi trovo qui, in mezzo al mare, sotto un cielo stellato, da solo... strane davvero le coincidenze che mi hanno portato a passarlo così, a vievere questa giornata, ma tant'è... a casa mi pensano, lo so, oggi più degli altri giorni; mi scrivono, mi avranno scritto anche via mail, probabilmente stanno provando a chiamarmi, ma la linea non prende... Solo, a guardare le stelle, mentre intorno ovunquue si distende un buio profondo, ombra senza soluzione di continuità; il mare fa sentire la propria presenza solo attraverso le onde che sbattendo contro la chiglia, laggiù molto più in basso... solo le stelle ad illuminare il mio volto e condurre i miei pensieri verso l'infinito... quelle stelle che vorrei osservare più spesso, quelle luci in cui a volte voglio scorgere la presenza di persone amate che più non ci sono... Il vento violento spazza il ponte, scuote il mio viso... fa freddo, ed io sono stanco... rientro e cerco di dormire qualche ora...


(picture from the web)



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