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Immagine del redattoreoytis

La conferenza


 


5 maggio 2008


…osservo i movimenti a bordo piscina… tutti vestiti in giacca e cravatta, qualcuno sfodera nomi pesanti e luoghi di provenienza lontani… i tavoli sono stracolmi di cibo, disposto a fantasia, mentre il sole si spegne dietro gli edifici bianchi… mi sento un po’ costretto, in questo movimento, in questo luogo; del resto, sono qui da solo, non in gruppo come molti altri… L’ho sentito anche oggi, durante la prima giornata, ho visto delle cose inconcebili… come quando in sala, durante una pausa, i camerieri sostituivano le bottiglie d’acqua appena aperte, anche se quasi completamente piene… come il signore giapponese che fa portare via al cameriere un piatto colmo di frutta… Mah… pure il cameriere mi pare perplesso…

Un cantante intona una canzone, greca immagino… una melodia triste… così mi appare… domani si balla, tocca a me… eppure non ci penso più di tanto, meglio così, sono più occupato a pensare a come organizzarmi nei giorni seguenti, cosa visitare… secondo me, è una forma di autodifesa inconscia…



6 maggio 2008


Pomeriggio… libero, scappo ad Iraklio per il resto della giornata! Ora davvero non ho più pensieri per la testa… Caos, traffico e caldo… il palazzo di Cnosso chiude alle 15 per ragioni burocratiche… incredibile, con questo tempo! Giro per i mercati, mi spingo sulla fortezza veneziana costruita a difesa del porto… pietra candida e solida, una grata chiude la vista al mare, per terra palle di cannone… sono all’aperto, eppure dentro… dietro questi bastioni, dietro questa grata il rumore del mare sembra diverso… il colore, il sapore mi appaiono differenti…

…salgo sulla scogliera che protegge la baia; il sole tramonta e colora di caldo gli scogli sotto i miei passi… germogli di fiori spuntano nel terreno, in realtà sto camminando sul pavimento di un’antica basilica… qualche pezzettino di mosaico nascosto dall’erba, le pietre non sono poi disposte così casualmente… Ripenso alla giornata, all’apnea di questa mattina, al professore che conosco che mi si è avvicinato mentre salivo sul palco ed ha iniziato a parlarmi… un gesto più semplice non poteva esserci, eppure vale tantissimo… lo ringrazio dentro di me… In mezzo alla baia, osservo uno sperone spuntare dall’acqua… è curioso, come sia lì appare uno scherzo, solitario osserva il cielo tingersi di viola… solitario ascolto le onde del mare infrangersi a picco sotto di me…



7 maggio 2008


Un’altra cena, ma niente cravatta questa sera… osservo il gruppo di ballerini danzare musica greca, ascolto il sirtaki… ma non è solo quello… c’è tutto lo spirito di queste persone nella loro musica, nelle urla e nei movimenti cadenzati, ballati appoggiando il braccio sulla spalla del vicino, così come nelle acrobazie estratte all’improvviso con naturalezza… c’è il fuoco dello stare insieme, il calore del sole, l’azzurro del mare…

Il mare… scuro, buio, ripete il suo moto senza sosta, lo posso solo sentire ora… e mi rendo conto di quanto mi piaccia questo paesaggio, di quanto mi affascini… forse è il vivere in un posto dove sono abituato a vedere un cielo diverso, un orizzonte diverso, che non mi appartiene…



8 maggio 2008


Ultimo giorno qui… per le vie del paese assieme ad un gruppo di tedeschi ed al mio amico romeno… si beve, ovviamente – loro un po’ di più… Osservo questo gruppo tanto eterogeneo… c’è il professore gioviale che non smetta mai di parlare, c’è quello più timido e pensieroso, c’è un personaggio vestito con giacca e camicia candida tutto perfettino, di quelli che si vedono nei film, e ce n’è un altro vestito da tempo che fu che mi parla in tedesco perché la birra sembra avergli fatto dimenticare l’inglese… Alla fine, non è poi così semplice costringere tutti in una categoria…

Tornando in albergo incontro il cameriere che ho conosciuto la sera che sono arrivato, tardi, e volevo mangiare… parlo un po’, mi dice il suo nome, italiano, e mi racconta del padre che lavorava in Sicilia, di uno strano personaggio che lo aveva aiutato appena sbarcato in Italia e di come un bel giorno qualcuno lo abbia fatto sparire… lo saluto… questo mondo non è poi così grande.



(picture from the web)



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