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Immagine del redattoreoytis

L'ultimo sguardo dal Licabetto


 


18 maggio 2008


Dalla collina del Licabetto osservo la città di Atene prossima al tramonto: crudele distesa di cemento a perdita d'occhio, in ogni direzione, solo i colli della città, i monti da un lato ed il mare dall'altro ne arrestano l'avanzata... è un brulicare di vite laggiù, nel traffico caotico, nei mille rumori, negli indefiniti movimenti lungo gli ampi viali così come attraverso i vicoletti più angusti... di tutto questo giunge quassù solo un'eco lontana, trasportata da un vento caldo e discreto... Là, oltre le case, le strade, le navi ormeggiate al Pireo, si apre il mare, si intravede il profilo del Peloponneso, si scorge Salamina: allora, davvero, da laggiù gli Ateniesi poterono scorgere la loro città in fiamme, saccheggiata dalle truppe persiane, vedendo la propria vita oscillare su un filo di lama... C'è un fascino indescrivibile in questa città, nelle sue pietre, nel suo nome, in quello che rappresenta, almeno per me, fin da quando mi venivano raccontati i miti di eroi e dei umani...

L'acropoli domina tutto questo, è superba: da qui più che altrove è netto il contrasto tra due mondi tanto diversi, che in realtà sono lo stesso, fusi dal tempo... L'acropoli... il mio sguardo è magnetizzato su questo sperone roccioso, sul quale in realtà non rimangono che pochi resti, mitici, pallida effigie di ciò che è stato... e sento, lo so, che tutto il mio girovagare in questi giorni, tutti i miei pensieri, avevano lei come punto di arrivo, così come è stato punto di partenza...

Il sole al tramonto tinge le case e si perde nel mare, mi volto e vedo la luna, piena, proprio di fronte ad esso: non so quanti se ne siano accorti, ma in quest'immagine sparisce tutto quanto intorno a me, i rumori, le voci... solo, tra due astri che si osservano e si sfiorano per pochi minuti... e penso che gli antichi avevano una storia anche per questo, lo tingevano di amore o di passione, non ha importanza... narravano tutto ciò che vedevano attraverso l'uomo... credo sia questo che mi magnetizza il mio sguardo su quelle vestigia millenarie...


La collina di Filopappo era nell'antichità consacrata alle Muse, le protettrici delle arti. E' buio ormai quando mi incammino lungo il sentiero lastricato che conduce alla sommità: sono già passato di qui di giorno ma la sera è tutto un altro effetto... lungo la via, nella roccia trovo scavate alcune stanze, che sono indicate come la prigione di Socrate: non è importante che sia solo una leggenda, lascio che quest'idea mi suggestioni... non c'è luce, la luna, splendente illumina il mio cammino, si riflette sulle pietre, disegna nell'aria profili di alberi... lassù, ascoltando il vento, ammiro per l'ultima volta l'Acropoli, illuminata di luci dorate, cerco le cariatidi, osservo le luci della città perdersi fino al mare, immaginato laddove tutto è avvolto nell'oscurità... Queste sono le ultime immagini che voglio conservare di questi giorni, questa l'ultima brezza che fa brillare i miei occhi, che risveglia la mia immaginazione... Un po' malinconico, come ogni volta che saluto un luogo, mi reincammino: è ora di andare...


(picture from the web)


...dal suo capo immortale un chiarore si diffonde nel cielo e avvolge la terra, e una sovrumana bellezza si mostra quando risplende la sua luce; la sua corona d'oro illumina l'aria oscura, e i suoi raggi rifulgono quando la chiara Selene, lavato il bel corpo nell'Oceano e indossate vesti sfavillanti, aggioga i puledri lucenti dal collo robusto e rapidamente sospinge in avanti i cavalli dalla bella criniera, al tramonto, a mezzo del mese; poi il gran ciclo si compie, e i raggi della luna che cresce scendono più luminosi dal cielo: allora essa è per i mortali segno e presagio.

(Inni Omerici, XXXI)


Beh, malgrado l'ultimo giorno, di ritorno sia stato tutt'altro che tranquillo, il mio racconto di viaggio termina qui; per fortuna, finalmente, dirà qualcuno... però così mi andava di raccontarlo, di mettere per iscritto sensazione dopo sensazione, o almeno le più importanti per me, o semplicemente quelle che mi sono venute in mente ripercorrendo i giorni trascorsi in questo Paese stupendo, che sempre ho desiderato vedere, ed in cui probabilmente tornerò molto presto... Ci ho messo più tempo di quello effettivamente passato lungo la strada... ma davvero, questa volta più che altre, è stato il viaggio stesso ad avermi dato qualcosa in più...



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