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L'America attraverso la Florida - andata e ritorno


 


E' difficile descrivere questo Paese, che visitarlo ci vorrebbe una vita e ti servirebbe una vacanza per ogni stato. Ciò che ti colpisce, subito, appena sbarcato, è la grandezza... tutto enorme, tutto smisuratamente... oversize!! L'aeroporto, le macchine, le città, con le sue insegne colorate e luminose, i fast-food che si ripetono senza soluzione di continuità, gli edifici che sfondano il cielo e che dall'alto sembrano piegarsi verso il basso a squadrarti con la loro ombra soffocante come se li stessi guardando attraverso un grandangolo. Grandi sono gli stadi, dove lo spettacolo dentro lo spettacolo è stare sugli spalti di un'arena,grandi i bicchieri colmi di bibite e blocchi di ghiaccio... grandi sono i ponti su distese d'acqua che tolgono il fiato, che formano arcate vertiginose a doverle attraversare, e grandi sono le strade, rettilinee, larghe ed infinite, protese sempre avanti in un paesaggio smisurato. Ecco, forse è proprio la strada quello che ti colpisce di più, quella che attraversi per ore temendo i cambi di limite di velocità espressi in miglia, e le macchine della polizia che girano con gli speroni davanti al paraurti per quegli inseguimenti che vedi in tv e dici “solo nei film”, l'asfalto che scorre sotto di te e ti fa davvero battere il cuore, in un certo senso, mentre gli school bus incrociano al semaforo e macchinoni ti sfrecciano accanto a destra e sinistra e dall'alto gli aeroplani ti attraversano l'aria ad un ritmo forsennato, tanto che prima di superare l'uscita dell'aeroporto non bastano le dite delle tue mani per contare quanti ne hai visti da così vicino. La strada, che che rimane incognita, da percorrere, da scoprire, che sembra finire in un puntino là, lontano, di fronte a te, e ti fa tornare alla mente “una vecchia canzone”, e gli alberghi, disseminati nel nulla, che sorgono ad ogni uscita ad ospitare gli infiniti volti di passaggio verso altrettante infinite destinazioni...



E poi c'è la gente, che ovunque inizia a parlarti come fosse niente e in un attimo già ti racconta la propria storia e tutto vuole sapere della tua... ma che allo stesso tempo passa in rassegna tutte le contraddizioni di un grande Paese. Perchè l'esagerazione è anche insensibilità per l'ambiente, con macchinoni ultragiganti e benzina a basso prezzo, l'aria condizionata sparata al massimo nei locali con le porte spalancate e tu che devi indosssare qualcosa per entrare anche se fuori cuoci al sole, i cubetti di ghiaccio e l'acqua utilizzati come se non finissero mai, ed i trasporti pubblici che passano col contagocce, perchè non c'è bisogno che nessuno ti dica che certi discorsi, come sull'esercito e sulla crisi economica, è davvero meglio non sfiorarli nemmeno. Ma poi c'è l'altro aspetto: quello per cui vai a vedere una finale di pallacanestro e la gente si siede accanto pur avendo maglie di colore diverso, magari costumi interi e pittoreschi, e poi a fine partita si fa la foto insieme anche se una squadra è stata eliminata, oppure quello per cui una persona in carrozzina sull'autobus ci sale e scende da sola ed ai parchi divertimenti può fare praticamente tutte le attrazioni. Piccoli aspetti di un mondo grandissimo, ma non è poco. Perchè le contraddizioni ci sono, grandissime, ovviamente... e basta girare lo sguardo ed attraversareuna strada per avere paura e vedere che il mondo attorno a te è cambiato completamente... e le abitazioni devastate dagli uragani rimangono ombre cadenti abitate da spettri... perchè chi non sale in carrozza rimane indietro ed è perduto, e se non hai l'assicurazione o non puoi concederti in pasto a schiere di avvocati, le cui reclame spuntano ad ogni angolo della strada, ad ogni interruzione alla tv o alla radio perdi in partenza...

Contraddizione e fascino... espressi fino all'estremo... e tanto, tantissimo da osservare, lungo la strada... che una vita intera non basterebbe...




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