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Il vecchio e il mare: arrivo a Key West


 



La foresta di mangrovie ci inghiotte, con le radici che affondano nell'acqua verdastra ed i rami che si estendono sopra le nostre teste ad oscurare il cielo e al potenza del sole. L'acqua immobile si muove appena al passaggio della barca e nasconde un fondale sabbioso che diresti chissà quanto profondo e invece potresti camminare che ti bagneresti di poco sopra le ginocchia. E avvolge tutto, ne è indiscussa protagonista, nasconde piante ed animali che silenziosi seguono con lo sguardo, mentre tu li cerchi disperatamente, mimetizzati in questo mondo composto da tutte le possibili gradazioni di verde e al tempo stesso devi stare attento ad evitare rami sospesi nell'aria. E' tutto incredibilmente vasto, imponente, mentre pensi che la natura abbia controllo assoluto ed in realtà ti rendi conto che stai attraversando un equilibrio fragilissimo, che l'avvento dell'uomo tiene ormai in costante pericolo. Un po' come quando usciti da quel groviglio di canali, arbusti e radici inestricabili e davanti a te la superficie piatta ed acquitrinosa delle acque paludose si fondono nelle acque salate del mare aperto che domina all'orizzonte, devi tenere il motore al minimo e procedere quasi con religioso rispetto dinanzi a tanta naturale bellezza, per non ferire mortalmente lamantini e delfini, che anche per un attimo soltanto speri si concedano alla vista dei loro ospiti.

E poi, adagiati al sole, nascosti sotto il pelo libero di uno stagno, li vedi spuntare d'un tratto con lo sguardo pigro ed al tempo stesso feroce, gli alligatori. Ne vedi uno e d'improvviso ti rendi conto che ce ne sono molti di più, con la loro lentezza estenuante e quel senso di pesantezza con cui si bloccano, fissi ed inespressivi, nascondendo una rapidità e capacità venatorie che non lasciano scampo. Ecco, le fauci spalancate a mezz'aria, gli occhi fissi e crudeli, il tutto a comporre un sorriso inespressivo appena accennato richiamano uno spettacolo tremendo ed affascinante allo stesso tempo...




Lasciate le Everglades, resta un ultimo punto segnato sulla mappa, un solo giorno per raggiungerlo... e decine di ponti sospesi sul mare, a connettere miriadi di isole sparse in un mare dai colori spettacolari. La strada stessa che porta a Key West ed alla sua estremità occidentale, interminabile di giorno, estenuante al ritorno di notte, è qualcosa di unico, con le sue due corsie, una per ogni senso di marcia, i negozi aperti sulla via che sembrano creati nel nulla e le sue aperture su orizzonti indefiniti, pontili di legno attracchi di ville isolate e spiagge di un candore accecante. E sulla via ti fermi, e prendi il largo, maschera e pinne per tuffarti in quell'azzurro profondo e per un attimo immergerti nello spettacolo di colori e di vita che è la barriera corallina. Ti sembra quasi di sentirli, i pesci dalle tinte vivaci e luminose, abboccare il loro pasto ancorato a scogli e fondali, mentre sotto il tuo sguardo si muovono in branchi uniformi e mosse ritmate e più in basso ombre di tartarughe marine e quella pigra ma ben più inquietante di un piccolo squalo, scorrono davanti ai tuoi occhi come scene di un film muto.



E riparti, sfinito dal sole a cercare quel punto dove ogni giorno quel sole tramonta e per alcuni interminabili minuti accende di un orizzonte infuocato. A Key West, il punto più a sud della Florida, più ad est di quella miriade di isole, laddove immagini covi di pirati e relitti scomparsi, attraversando quelle stesse strade che immagini Hemingway scorgesse dalla propria casa la sera, sfondo perfetto per il suo vecchio pescatore alla deriva sul mare, ammirando le case basse e colorate di tinte soffici e delicate che ti proiettano nelle atmosfere sonnolente del Caribe affrescate da Marquez, ormai non troppo lontane da qui, giungi sul molo, all'ultimo lembo di terra, lasciandoti alle spalle giocolieri ed artisti di strada, le musiche dei locali, i bicchieri colmi di cocktail ed i piatti colmi di cibo, come fossero un ricordo lontano, ed aspetti che dal mare si spengano gli ultimi bagliori e le barche a vela scompaiano nel buio della sera ormai sorta.




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