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Immagine del redattoreoytis

Il treno verso la Germania


 


Anche lo scompartimento di un treno può per qualche ora diventare un microcosmo a sé stante ed aprire una finestra sul mondo. Da Roma verso nord, sia la destinazione Monaco, o Vienna a seconda del convoglio, salgono e scendono fugaci compagni di viaggio. C'é l'immigrato dall'Africa nera che non parla altro che francese, ed é sul vagone sbagliato, ma non vuole cambiare posto... forse perché il capotreno tanto gentile non é e passa con aria di sufficiente superiorità... c'é quell'altro, che invece é sulla direzione giusta, va a Francoforte e a Monaco dovrà cambiare, e non sai bene come spiegarglielo, prima che accenda il computer ed inizi a chiamare in cinque lingue differenti tutti gli amici nella rubrica di skype. C'é pure il personaggio misterioso, romano e stanco morto, che vorrebbe solo dormire ed invece non può far altro che lamentarsi col capotreno perché su questo Euronight non si capisce niente e trovare il vagone senza cuccette, coi semplici sedili, sembra una caccia al tesoro, soprattutto quando il treno compare sui binari di Roma Termini cinque minuti prima della partenza e viene preso d'assalto dalla banchina. Ci sono i genitori anziani di un giovane arrivato dall'est e fermatosi a Roma chissà perché, se il lavoro o l'amore, o chi mai sia venuto prima. Li saluta commosso attraverso il finestrino dopo le vacanze di Natale, fino all'ultimo istante, e non sai dove sono diretti, perché la lingua davvero non riesci a decifrarla, anche se la dolcezza dei loro occhi e la pacatezza dei movimenti rivelano bontà ed un passato di duro lavoro. Arrivo a Bologna, il treno si divide, succede anche questo, a volte, e qualcuno cambia, arrivano in coppia, con il posto prenotato e tre valigioni giganteschi che nemmeno passano dall'entrata del compartimento, e pericolosamente si vorrebbe sospenderli sulle ringhiere sopra la testa. Ragioni un po', sembra quasi stia passando il circo, e poi scopri che lui in Germania ci vive da oltre vent'anni, tace ed é abituato, ma lei no, capisci che si sono conosciuti da poco ed in Germania ci é arrivata soltanto l'anno scorso. Le piace viaggiare, oltre che parlare, e sa tutto di arte, che non puoi rinunciare a pungolarla un po' a riguardo. Così scopri che non sia nemmeno tanto difficile immaginare perché le valigie scoppino letteralmente di cose.

E' solo uno sguardo, un attimo, strade sfiorate che di lì a poco divergono, anche questo fa parte del viaggio, anche un treno verso nord che una sera ti capita di dover prendere per tornare a casa e ti ricorda, come diceva quella mail, che la vita non é poi tanto differente.




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